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LUCIANA SAVIGNANO
Etòile

Considerata una stella pari a ballerini come Carla Fracci e Rudolf Nureyev, applaudita dalla critica europea, esaltata dalla nota critica di balletto e danza italiana Vittoria Ottolenghi. Luciana Savignano si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano nella quale si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bol’šoj di Mosca. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie come ballerina solista per il Mandarino Meraviglioso, su musica di Béla Bartók, con il quale ottiene la sua prima importante affermazione nel mondo della danza. Nel 1972 diventa prima ballerina alla Scala per diventare tre anni dopo, nel 1975, étoile. Maurice Béjart la invita nella compagnia Ballet du XXe siècledove interpreta la Nona Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Ce que l’amour me dit con Jorge Donn. Interpreta inoltre Romeo e GiuliettaBaktiBolero, Leda e il cigno e contemporaneamente alla Scala danza nel Lago dei CigniLa Bisbetica Domata e Cinderella.

Nel 1994 Maurice Béjart la fa danzare ne La Voce tratta da La Voix Humaine di Jean Cocteau. Nello stesso anno si esibisce negli spettacoli A la memoire (Mahler), Carmina Burana(Orff) e in Orfeo (Stravinsky).

Dal 1995 collabora con la coreografa Susanna Beltrami con la quale fonda nel 1998 la Compagnia Pier Lombardo Danza (oggi: Compagnia Susanna Beltrami). Dal sodalizio con la Beltrami viene prodotto anche lo spettacolo “Ukiyo-E – il fluire di una stella” eseguito in diversi teatri italiani. Nel 2009 è uno dei giudici del talent show di Rai 2 Italian Academy 2.

Nelle stagioni 2010-2011 interpreta, in tournée in Italia, il ruolo della Regina Thalassa nello spettacolo Shéhérazade del Balletto del Sud; nel settembre 2012 interpreta il ruolo di Don Juan nell’omonimo spettacolo del coreografo Massimo Moricone al Teatrino di Corte del Palazzo Reale (produzione del Teatro San Carlo di Napoli).

Negli stessi anni si ricordano, inoltre, le importanti collaborazioni con il coreografo Micha van Hoecke realizzate al Teatro alla Scala di Milano e al Ravenna Festival.

Luciana Savignano è impegnata anche nel sociale, come testimonial a titolo gratuito, delle associazioni italiane confederate per la malattia di Parkinson.

Nell’aprile del 2016 è stata pubblicata la sua biografia Luciana Savignano, l’eleganza interiore, scritta dal danzatore Emanuele Burrafato ed edita da Gremese.

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